Pagina pubblicata in data
27 dicembre 2025
Aggiornata il 28 dicembre 2025
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"Poematica del Principio Tai Chi" del maestro Massimo Mori è un'opera che si colloca all'incrocio fra filosofia, estetica e pratica del corpo, offrendo una lettura non convenzionale del 太極拳 tàijí quán e delle sue implicazioni sapienziali.
Massimo Mori non è solo un maestro di arti marziali, ma anche un medico e poeta intermediale.
Nel suo libro esplora il Taiji Quan non solo come disciplina marziale, ma come chiave interpretativa per comprendere l’unità di mente, corpo e ambiente.
L’insieme si presenta come una "poematica" del principio supremo, Taiji, coerente con una visione dell’esistenza in cui contrapposizioni apparentemente inconciliabili yin e yang, senso e non-senso, soggetto e oggetto si riconciliano in un ritmo dinamico e trasformante.
Consapevole che il linguaggio è comunque limitato nel rappresentare ed esprimere la totale complessità del mondo e del suo divenire.
Non solo. Come scrive nelle prime pagine del suo libro "la visione dell’antica Cina, dalle occidentali narrazioni seicentesche alle psichedeliche scenografie New Age, permane quella di cime emergenti dalle nubi, nel WuDang o altrove, dove sapienti monaci centenari ritirati dalla società dispensano elisir d lunga vita, saggi dettami, imbattibili esercizi di abilità marziale. Dell’oriente estremo prosegue la reiterazione di iconografie taoiste, confuciane o buddiste, come se a quelle longitudini non si fossero confrontate e scontrate differenti linee di pensiero e di pratica provenienti anche da Occidente."
Continua: "Per evitare la deriva accennata, in questo testo sono maggioritari i richiami e i riferimenti alle problematiche occidentali attraversanti scienza, arte e filosofia. Sarà così possibile ritrovarsi in seguito su quelle montagne con una pratica visione e ridiscendere - chiari - a valle urbana, senza voler essere più cinesi dei cinesi."
Il libro offre un percorso che integra teoria e pratica in una cornice di pensiero comparato fra filosofia occidentale e tradizioni orientali.
La prospettiva di Mori è interdisciplinare: passa dall’analisi filosofica alla riflessione sulla creatività, fino all’esplorazione dall’armonizzazione tra intenzione, conoscenza e comportamento.
Il linguaggio dell’opera si muove fra il concetto di poesia, di silenzio, di tempo, il confronto fra alcuni testi classici del daoismo e il significato di essere un’insegnante.
Con una prosa che può risultare suggestiva e provocatoria, soprattutto per chi avverte il Tai Chi come esperienza di pratica trasformativa.
L’attenzione al rispetto dei ritmi naturali e alla reciprocità tra uomo e ambiente si traduce in una visione di vita che privilegia la sostenibilità, la responsabilità personale e la coesione tra differenti poli dell’esperienza.
In sintesi, "Poematica del Principio Tai Chi" è un libro che invita a vivere il Taiji come pratica di comprensione profonda della realtà e del proprio sé, dove filosofia, scienza e creatività si intrecciano per offrire una via di equilibrio tra opposti.
Per chi cerca una lettura che sfugge ai cliché della disciplina marziale e propone una poetica dell’esistere, l’opera di Mori fornisce uno strumento di riflessione e di azione rivitalizzante, capace di ispirare pratiche quotidiane orientate all’armonia e alla consapevolezza.
Metti in pratica la vera conoscenza
實踐真知
shíjiàn zhēnzhī
Francesco Russo
NOTE SULLA TRASCRIZIONE FONETICA
Le parole in lingua cinese quando appaiono per la prima volta sono riportate in cinese tradizionale con la traslitterazione fonetica. A partire dalla seconda volta, la parola è riportata con il solo pinyin senza indicazioni degli accenti per favorire una maggiore fluidità della lettura dei testi.
BREVE PROFILO DELL'AUTORE
Francesco Russo, consulente di marketing, è specializzato in consulenze in materia di "economia della distrazione".
Nato e cresciuto a Venezia oggi vive in Riviera del Brenta. Ha praticato per molti anni kick boxing raggiungendo il grado di "cintura blu". Dopo delle brevi esperienze nel mondo del karate e del gong fu, ha iniziato a praticare Taiji Quan (太極拳tàijí quán).
Dopo alcuni anni di studio dello stile Yang (楊式yáng shì) ha scelto di studiare lo stile Chen (陳式chén shì).
Oggi studia, pratica e insegna il Taiji Quan stile Chen (陳式太極拳Chén shì tàijí quán), il Qi Gong (氣功Qì gōng) e il DaoYin (導引dǎoyǐn) nella propria scuola di arti marziali tradizionali cinesi Drago Azzurro.
Per comprendere meglio l'arte marziale del Taiji Quan (太極拳tàijí quán) si è dedicato allo studio della lingua cinese (mandarino tradizionale) e dell'arte della calligrafia.
Nel 2021 decide di dare vita alla rivista Spiralis Mirabilis, una rivista dedicata al Taiji Quan (太極拳tàijí quán), al Qi Gong (氣功Qì gōng) e alle arti marziali cinesi in generale, che fosse totalmente indipendente da qualsiasi scuola di arti marziali, con lo scopo di dare vita ad uno strumento di divulgazione della cultura delle arti marziali cinesi.
一口氣。一種武術。一個世界。
Yī kǒuqì. Yīzhǒng wǔshù. Yīgè shìjiè.
龍小五
Un solo respiro. Una sola arte marziale. Un solo mondo.
龍小五

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